La Cooperativa San Lorenzo è nata nel 1992 con la finalità acquistare prodotti per la gestione delle proprie aziende socie e fare attività di formazione ed informazione e servizi alle stesse, salvaguardando la qualità al minor prezzo di mercato. Attualmente conta 70 aziende socie tutte a vocazione zootecnica, distribuite nei comuni del destra Po della provincia di Mantova e Reggio Emilia. Noi della Coop. San Lorenzo abbiamo un “grosso difetto”: CREDIAMO ANCORA NELLA COOPERAZIONE, in quanto solo progettando e lavorando insieme si produce benessere per noi e per la collettività.
Il nostro progetto, si differenzia dagli progetti presentati, per l’obiettivo primario: creare un filo di collegamento e aggregazione tra le varie aziende agricole ed relative latterie, iniziando a progettare ed investire l’una in funzione dell’alta e viceversa: migliorando il reddito d’ognuno e tutelando sia il nostro territorio, elemento essenziale per la nostra attività, sia il nostro prodotto DOP, ovvero il Parmigiano Reggiano. Questo è un percorso che fino ad allora non era mai stato tentato.
Parallelamente al piano degli investimenti l’altro fine era quello di unire le latterie nella commercializzazione (ricordiamoci che nel 2008 il parmigiano era quotato a 7,00/7,20 il €/kg.) in modo da avere un solo venditore che dialoghi con la GDO; obbiettivo questo non pienamente raggiunto; ma comunque le latterie mantovane del Parmigiano sono state quelle che hanno conferito la percentuale più alta di formaggio al progetto del consorzio P.R. per la creazione di nuovi mercati esteri.
Da sottolineare il fatto che tra gli investimenti previsti, in questo progetto concordato, vi è anche la costruzione di un separatore mobile, da parte soggetto capofila (che è la coop.s.Lorenzo) ,macchina innovativa (unica nel suo genere e tra l’altro ha già destato l’interessamento diverse delegazioni provenienti dai paesi del nord europa): che separa il liquido dal solido nelle deiezioni animali; dando la possibilità al solido di essere delocalizzato in aziende che non hanno zootecnia in modo da abbassare il carico di azoto alle aziende zootecniche, è stato costruita tutta da aziende mantovane. Questo progetto quindi ha generato innovazione tecnologica e ha rappresentato una buona boccata d’ossigeno per le imprese artigiane e piccole industrie che gravitano attorno al mondo dell’agricoltura, ricordiamoci che in quegl’anni eravamo in preda ad una economia in recessione.(gli investimenti dell’intero progetto ammontavano a €. 9.000.000,00)
Oggi è in cantiere il proseguimento di questo progetto grazie all’idea di un gruppo di giovani della nostra cooperativa, che hanno avviato un allevamento di lombricoltura per il giardinaggio ed orticoltura. Parallelamente abbiamo intrapreso una collaborazione con il C.R.P.A. di Reggio Emilia per l’utilizzo del separato solido nei digestori dei impianti di biogas in alternativa al trinciato di mais.
La realizzazione di Questo progetto concordato non è stato un traguardo ma un volano di idee e,iniziative che si stanno sviluppando a tutela del territorio , della comunità e del reddito degli imprenditori agricoli.